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Restiamo uniti

Oggi avevo in mente di scrivere un post sulla vendemmia appena conclusa. Un post di ringraziamento per questa vendemmia 2020 che ci ha regalato ancora una volta, uva di grande qualità, giustamente matura e che sicuramente rappresenta una eccezione in questa annata stramba e piena di insospettabili complicazioni.

Poi è successo quel che è successo. Ogni parola, ogni frase che avevo in mente si è annullata, ingoiata dalla sorpresa e dalla incredula consapevolezza di quanto l'incertezza in cui viviamo, ci stia accerchiando senza darci via di scampo. Raccontare l'emozione e la gioia che porta con sé l'ultima cesta d'uva, l'ultimo grappolo raccolto, mi pare così assurdo e lontano dal momento che stiamo vivendo: è passato solo qualche giorno, ma sembra sia passata un'eternità.

Dobbiamo imparare a convivere con questa incertezza: dobbiamo trovare nuove strade, solcare nuovi mari, affrontare nuove salite. Ho letto una frase illuminante del premio Nobel Richard Feynman: “Penso che sia molto più interessante vivere non sapendo, che avere risposte che possono essere sbagliate. Per progredire bisogna lasciare socchiusa la porta dell’ignoto”. Non sarà facile, non sarà il solito tran tran. Il guaio è che io non so fare altro che questo.. ma giuro che ci proverò. Da sola no però. Ci vuole il vostro aiuto; io vi prometto il mio, comincio subito. Venerdì si va a pranzo, chi si unisce?? Sarebbe bello essere tanti, in posti diversi, accomunati dal desiderio di essere solidali con i ristoratori e le strutture ricettive che purtroppo vivono questo difficile momento. Restiamo uniti.

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